Se siete appassionati di fotografia non mancherete di vistare la mostra di Salgado GENESI.
E mentre siete li, magari invogliati dalla tessera Musei, anche la mostra Wildlife Photographer of the year. Ecco, mai viste due mostre così discordanti fra loro.
Su Salgado niente da eccepire, le stampe (ovviamente tutte in BN) sono grandissime, pronte a essere ammirate nei più muscoli dettagli, magari giocando a distinguere fra pellicola e digitale. Ma questo poco importa. Si guardano le fotografie e si rimane entusiasti per la forza e l’impatto visivo delle stesse. Ovviamente a nostro gusto personale qualche immagine colpirà di più e altre di meno. Da fermarsi poi assolutamente all’uscita della mostra a sfogliare i due MEGA libri a disposizione del pubblico. Qui le immagini si toccano letteralmente!
Dell’altra altra mostra che dire. Dopo aver visto Salgado…
Eppure qualcosa da dire c’è sempre. La cosa che mi ha colpito di più sono stati indubbiamente i dati tecnici delle fotografie con l’elenco dell’attrezzatura utilizzata. Adesso che so quale modello di testa del treppiede è stato usato mi sento decisamente meglio e rincuorato. Alla fine non sapevo se: guardare l’immagine, capire qualcosa dal titolo, addentrarmi nella lettura delle didascalia (alcune opinabil) o gustarmi l’armamentario in possesso del fotografo.
Marcello