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Monica Poggi: curare una mostra con entusiasmo

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Monica Poggi, un esempio di cosa vuol dire curare una mostra con entusiasmo.

Un mercoledì differente dal solito con un’ospite di eccezione: Monica Poggi giovanissima curatrice delle mostre di CAMERA dal 2019. Con una grande carica di entusiasmo e passione per il suo lavoro, Monica ci ha raccontato la sua esperienza facendoci conoscere quanto sia entusiasmante, ma anche carico di responsabilità, il suo lavoro.

Poche volte i nostri soci sono stati così interattivi e desiderosi di fare domande per capire meglio il back stage delle mostre. Monica ci ha raccontato tutte le fasi degli allestimenti, dal dialogo con i fornitori delle opere, alla progettazione delle esposizioni nelle sale, alla cura delle luci, al montaggio. Lo ha fatto in modo davvero coinvolgente scegliendo opportunamente tre mostre molto differenti: quella di Eve Arnold, in cui ha dovuto interagire principalmente con gli eredi, quella dei capolavori del Moma, la più complessa, in cui le richieste del museo americano erano estremamente dettagliate e vincolanti, e quella molto più informale del fotografo Paolo Ventura in cui la progettazione è stata completamente fatta in sinergia con l’artista. Innumerevoli gli aneddoti, come la descrizione dei momenti di panico quando le opere del MOMA, assicurate per 30 milioni di dollari, venivano bloccate in dogana per motivi burocratici, o la preparazione della mostra di Paolo Ventura in cui i manichini, facenti parte della installazione, sono arrivati pieni di tarme che hanno invaso i locali.

Monica ci affascina con i suoi racconti e con la sua capacità divulgativa. Molto interesse suscitano le descrizioni su come viene progettata una mostra dal punto di vista pratico. Si parte sempre da un foglio excell, che contiene una lista delle foto e dei soggetti esposti, per poi arrivare alla allocazione nelle sale, alle tinteggiature, alle didascalie. Il tutto a volte realizzato con architetti specializzati, altre volte dalla sola Monica.

Le domande fioccano per tutta la serata con Monica che risponde sempre puntualmente e con grande dettaglio e competenza. Molto interesse, da parte dei soci, sulla modalità di scelta e preparazione delle stampe che a volte vengono commissionate da Camera a laboratori di fiducia mentre, in altri casi, sono fatte stampare dagli stampatori di fiducia degli autori o sono stampe originali dei musei che le fornisco (vedi MOMA).

Molto interessanti le spiegazione inerenti agli aspetti economici legati alla gestione dei musei che inevitabilmente condizionano le scelte dei direttori artistici e dei curatori, sia per quanto riguarda gli autori da presentare, che le stampe da esibire. Gli approcci sono differenti ad esempio tra CAMERA, che è una struttura privata che conta molto sulla vendita dei biglietti, anche se non è l’unica fonte di reddito, e le Gallerie di Italia che, al contrario, hanno una banca alle spalle.

Nel finale tutti intorno a Monica per le ultime domante e per discutere di possibili progetti comuni comuni tra noi e CAMERA. Anche questa sera sala piena, una gran bella serata!

Testo di Carlo Mogavero (foto di Antonio Di Napoli e Monica Poggi)