Si è appena conclusa la manifestazione "di Freisa in Freisa".
Una delle edizioni più importanti, in quanto nel 2017 si festeggiano appunto i 500 anni del Freisa. Le molteplici caratteristiche di questo vitigno hanno fatto sì che giungesse a noi inalterato, regalandoci ancora vino dalle mille caratteristiche. Mille, come i volti che noi come gruppo fotografico La Mole, media partner della manifestazione, abbiamo colto con i nostri scatti in giro un po' per tutti gli stand per un reportage dell'evento.
In particolare davanti al nostro gazebo dove, muniti di Polaroid, si individuavano i personaggi giusti, si fermavano (e qui le scene più divertenti, sembravamo dei lupi in branco pronti a colpire), si scattava e veniva data loro subito la foto, mentre il file scaricato e pubblicato su Facebook per un gioco a colpi di like. Le persone fermate hanno apprezzato e gradito il dono, ottimo escamotage per fotografarli senza destare sospetti strani, e rifiuti, come in alcuni casi, pochi direi.
Inutile dire che questa occasione per noi è stato motivo di ulteriore vanto in quanto unico gruppo fotografico accreditato, con tanto di gazebo e bandiera a rappresentarci, aumentando la nostra visibilità. Buona la partecipazione di gran parte dei soci del circolo garantendo, alternandoci, la copertura dei diversi momenti, che nei due giorni ci ha messo a dura prova visto anche le temperature elevate. Però ormai temperati a tutto abbiamo portato a casa il risultato, come si sul dire .
Tra i vari incontri, si è parlato anche "Di vino e fotografia", ed é stata presentata da Patrizia Piga l'esclusiva opera "Festa a SurFreisa" dove 8 personaggi rappresentavano altrettanti tipologie di vino coordinati da un improbabile surfista su un turacciolo in un mare di vino. Seguiva poi un dibattito, su i vari punti di incontro tra vino appunto e fotografia come forme di arte. A fare da moderatore e conduttore, come un novello Bruno Vespa, con tanto di cartonato, Riccardo Rebora, introdotto dal patron della manifestazione Luca Balbiano. A parlare, ospiti importanti come il noto fotografo Flavio Catalano e la stessa Patrizia Piga, dello studio Catalano e Piga presente anche con tutto il lavoro di foodscape, il mondo Phantasmagorical.
Il nostro presidente/conduttore, si è distinto particolarmente in questo nuovo ruolo, con domande ficcanti e precise mettendo i nostri ospiti in condizione di rispondere senza appello. In una delle foto in calce si nota il famoso ghigno alla fine della domanda: brivido puro!! Domenica mattina poi ancora Patrizia in un workshop gremito di pubblico, ha spiegato come l'opera è nata e ha preso forma, scatto dopo scatto, e con tanta e sapiente post produzione. Come dicevo prima "Festa a SurFreisa" è una grande forma di arte fotografica che Patrizia ha preparato e spiegato con la sua proverbiale semplicità e forza, inizialmente con timore ma poi è partita a razzo, facendo sembrare tutto quasi facile. Caratteristica questa che è solo dei grandi autori.
Nel pomeriggio, poi si è tenuta una performance di body painting con la GV Professional make up Academy, anche qui con una opera realizzata da Greta Volpi e Daniele Piovano su Valentina, la modella in questione, raffigurante i vari aspetti del vino. A fine giornata, al calare delle ultime luci del giorno , dopo i saluti e i ringraziamenti, gli organizzatori dell'evento, con l'immancabile Riccardo sempre più Vespizzato (lanciato nel suo nuovo ruolo, non vorrei ipotizzare dimissioni da presidente, così come il sottoscritto da blogger, e il VP, in quanto sorpresi nella nobile arte della norcineria, nell'atto di approvvigionare gli altri ma questa è un'altra storia) dopo aver presentato la modella Valentina e ceduto il microfono a Luca Balbiano che ha introdotto Paolo Massobrio, noto scrittore e intenditore di cibo e vino, e poi con la musica di Giorgio Conte c'è stata la chiusura ufficiale dell'evento.
I soci reduci, dopo aver raccolto le ultime forze, il materiale del circolo, smontato lo stand, si sono rifocillati ,prima di affrontare il lungo viaggio di rientro, provati visibilmente nel fisico e nello spirito, con l'immancabile calice della staffa una fresca sangria a base ovviamente di Freisa. Così come recita lo slogan ufficiale della manifestazione, di Freisa in Freisa siamo rientrati alla base.
Concludendo, ottima manifestazione, ottima esperienza a livello del circolo, dove ancora una volta é emerso con prepotenza la grande forza di coesione del gruppo, in barba a chi sostiene il contrario.
Bravi ragazzi, alla prossima avventura, e questa volta "sempre più in altooo"
(Ma questo è un altro slogan)
vedi Chaberton
PS: Per tranquillizzare chi in preda a crisi di smarrimento vagava senza un futuro tutte le cariche sembrano riconfermate
presidente in primis.
(Testo di Antonio Di Napoli e foto di Antonio Di Napoli, Alice Povero e Riccardo Rebora)